“BAGUA” si può tradurre in italiano “8 simboli“: sono
questi gli otto trigrammi che si possono costruire sovrapponendo, nelle diverse
combinazioni possibili tre linee continue
o discontinue; questi sono poi rappresentati intorno a un cerchio, che
raffigura al suo interno il taiji (il cerchio yin-yang), a
simboleggiare tutte le combinazioni possibili della realtà. Sul principio del bagua si fonda la teoria dell’I-Ching, il famoso “Libro dei
Mutamenti”, i cui 64 esagrammi si costruiscono sovrapponendo due trigrammi bagua. Il bagua veniva inoltre considerato in Cina come un
talismano porta-fortuna e scaccia-fantasmi e per questo appeso spesso
davanti all’ingresso delle case.
Il BAGUAZHANG
è quindi un’originale arte marziale cinese che basa la sua teoria sul principio
del bagua: gli spostamenti e i movimenti avvengono infatti intorno a un cerchio, a gruppi di otto. ZHANG
è invece il “PALMO“ della mano che nel baguazhang assume una forma
particolare ed è l’arma principale (non l’unica) utilizzata in questa arte
marziale .
Il BAGUAZHANG è considerato
(con il taijquan e
lo xing-yi) uno stile interno che utilizza non tanto
la forza fisica esterna, ma l’energia interna (il qi). I movimenti sono sempre circolari o a spirale, il passo
caratteristico “tangnibu“ cioè “passo scivolato nel fango“ avviene, come già detto,
sopra la circonferenza di un cerchio,
mentre l’attenzione e la posizione di guardia dei palmi sono rivolti al centro del cerchio verso
l’avversario immaginario; anticamente, ma spesso ancor oggi in Cina, l’allenamento si svolgeva girando intorno a un albero.
Nella pratica
del baguazhang, a una fase iniziale che prevede lo studio
del passo e dei movimenti fondamentali, allenandosi camminando in cerchio intorno a un centro
immaginario o ad un albero, seguono lo studio delle armi tradizionali cinesi e
in particolare di un’arma caratteristica
del baguazhang, le semilune (una sorta di corto falcetto a
due lame), per finire poi nella pratica a
coppie con combattimenti prima simulati e poi liberi.
Lo stile
studiato è quello CHENG, come insegnato
dal Maestro LIU JINGRU, uno
dei massimi esponenti viventi di questo stile.