PREMESSA
Tutte le discipline sportive suscitano fascino e interesse, quasi
tutte possiedono implicazioni di ordine salutistico e sociale, ma il Wushu Kung
fu, inteso nell’insieme dei suoi vari stili e interpretazioni, può vantare il
primato del numero qualità di aspetti culturali, sportivi, educativi e
formativi. La capacità di attrarre e di affascinare è però, al tempo stesso,
una risorsa e un limite; perché se da un lato rappresenta un vantaggio per
avvicinare praticanti di ogni età e tipologia, dall’altra, proprio per la
particolare caratteristica, ha generato diverse scuole di pensiero interpretate
da personaggi di spiccata personalità. Questa frammentazione, in gran parte
ereditata dallo stesso paese d’origine, pur essendo una ricchezza in senso
lato, rende difficoltosa la convivenza. Bisogna ammettere, comunque, che grazie
a tali grandi Maestri, attorno ai quali è spesso cresciuta una realtà non
indifferente, la pratica della disciplina si è diffusa ed è presente in tutta
Italia con punti eccellenza che hanno spesso offerto talenti di fama
internazionale. Lo sviluppo in Italia del Wushu è stato quindi apprezzabile,
soprattutto se confrontato con altri paesi europei e, se non fosse per
l’eccessiva frammentazione, sarebbe anche molto più evidente.
In questo panorama la FIWUK, l’unica
federazione che nel mondo del Wushu possiede il riconoscimento del CONI, ha
incontrato numerose difficoltà al proprio sviluppo, e lo sforzo, che bisogna
riconoscere a tutti coloro che nel tempo ne hanno fatto parte a vario titolo, è
stato utile ad una crescita costante nel tempo che oggi dovrebbe avere
un’accelerazione ed un salto di qualità. Tale esigenza, scaturita dal necessario
adeguamento ad un modo più moderno di confrontarsi con la società, si collega
all’aspettativa di trovare maggiori gratificazioni da parte di tutti coloro che
prestano il proprio bagaglio di esperienza e il proprio sacrificio in favore
della federazione e più in generale dallo sport Wushu Kung fu.
Come in ogni realtà complessa,
costituita da identità diverse e spesso in contrapposizione, la convergenza in
un unico progetto è impresa alquanto ardua; tuttavia partendo dalla opportunità
di unirsi per ottenere vantaggi e gratificazioni comuni, si può cercare di
individuare, per poi perseguire, alcuni obiettivi condivisi. La prima
difficoltà risiede nella necessità di trovare chiari punti di convergenza e
mediazione senza ledere la dignità e la personalità di nessuno, facendo quindi
appello ad uno sforzo di umiltà e di buon senso da parte di tutti.
Il primo segnale di umiltà deve essere
ovviamente di chi scrive, riconoscendo tale progetto come una base di
ragionamento aperta ad ogni proposta di rettifica e integrazione proveniente da
chiunque e soprattutto condivisa da tutti.
Dai numerosi contatti con le varie
realtà presenti nell’intero territorio nazionale, emerge una convergenza sui
seguenti pochi punti:
OBIETTIVI
- Riconoscimento a Federazione Sportiva Nazionale
- Ampliamento della base praticante e
del numero di società affiliate
- Maggiore gratificazione dei vari
ruoli a tutti i livelli
- Modernizzazione struttura e
ottimizzazione delle risorse
AZIONI
!)
Rapporti con il CONI.
Sia per ottenere il riconoscimento che
per partecipare alle numerose iniziative, occorre dimostrare la massima
credibilità e serietà, attraverso l’applicazione costante e precisa delle norme
CONI sia dal punto di vista gestionale-amministrativo che tecnico agonistico
(seguendo nello specifico le direttive EWUF e IWUF).
2) Rapporti interni.
Il confronto democratico e aperto con
società, tecnici, commissioni, settori e comitati periferici è la principale
applicazione dei principi di efficienza e trasparenza oltre a costituire
l’unico mezzo per raggiungere la convergenza su identità, regole, norme
statutarie, norme tecniche, principi etc. Argomenti, questi, che potrebbero
essere sintetizzati all’interno di testi ufficiali da distribuire. Le
commissioni rappresentano l’interfaccia tra le società e il Consiglio Federale,
cioè tra chi vive le problematiche sul campo e chi dovrebbe decidere per
risolverle; per tale ragione si ritiene opportuno incrementare la frequenza di
incontri soprattutto in occasione delle riunioni ufficiali di C.F. Inoltre, una
maggiore autonomia delle strutture periferiche può fare da stimolo e creare
ulteriori gratificazioni.
3) Organizzazione federale.
Il coordinamento della struttura deve
essere fondato su criteri di massima efficienza utilizzando tecniche e
strumenti moderni che facilitano la gestione. Il mezzo informatico
innanzitutto, che garantisce la migliore comunicabilità e gestione dati; ma
bisognerebbe anche tendere quanto più possibile alla chiarezza, semplicità e
uniformità, a partire dai materiali, attrezzature e divise fino alle varie tecniche, le regole e la stessa
terminologia utilizzata. Il sito internet costituisce un ottimo mezzo per il dialogo interno ed
esterno e la sua implementazione non comporta particolari oneri. Su questo
punto rientra pure la definizione chiara di settori e discipline nonché la
rimodulazione delle competizioni secondo specifici obiettivi.
4) Formazione.
Per
raggiungere e mantenere uno standard qualitativo di tecnici e atleti, la
formazione e l’aggiornamento sono fondamentali. Potrebbe risultare utile la
collaborazione con la Scuola dello Sport del CONI, anche in funzione di creare
figure titolate all’insegnamento negli Istituti Scolastici e Università.
Inoltre, la frequenza di incontri serve a uniformare ed omologare sia per la
valutazione che per il livello delle prestazioni.
5) Rapporti
esterni.
Oltre che con
il CONI, una federazione che abbia ambizioni almeno “nazionali” deve saper
dialogare, in modo proficuo, con le diverse istituzioni. Dal livello più alto
corrispondente ai ministeri dei vari settori (sport, pubblica istruzione,
sanità, spettacolo, famiglia, solidarietà sociale, difesa, etc.) alle altre
federazioni, agli enti di promozione sportiva, gruppi, associazioni etc. Anche
gli enti privati non devono essere trascurati in funzione delle possibilità di
sponsorizzazione, di sostegno, di promozione e di offerta di servizi agli
affiliati. Ovviamente i comitati (o delegazioni) regionali devono fare lo
stesso con gli enti locali e gli omologhi regionali.
6) Promozione.
Per rendere efficiente ogni azione
occorre non perdere mai di vista gli obiettivi prefissati e concordati. Nel
caso della promozione, dove è facile sprecare risorse, la strategia dovrebbe
seguire la direzione dello SVILUPPO ( inteso come aumento delle adesioni alla
federazione, e della struttura federale), della GRATIFICAZIONE (di tutti coloro
che partecipano a vario titolo, dai campioni che devono sentirsi tali, ai
dirigenti che devono godere del giusto prestigio, a tutti gli operatori che
devono avere piacere e soddisfazione nel partecipare e condividere la stessa
passione) e della ricerca di SPONSOR E PARTNER (mezzo ormai indispensabile per
recuperare risorse).
Le metodologie possono essere
concordate magari con l’aiuto di esperti del settore, ma probabilmente le
numerose esperienze personali dei tanti componenti possono essere sufficienti.
Si potrebbero, intanto, prevedere dei sistemi di fidelizzazione degli aderenti,
alcune agevolazioni all’affiliazione, l’istituzione di una redazione con
addetto stampa, un sito internet moderno ed efficiente, la distribuzione di
depliant e prodotti promozionali. Fondamentale la presenza nelle scuole e
l’inserimento nei circuiti istituzionali del CONI (vedi Giochi Sportivi
Studenteschi) e degli enti locali. Infine, non dovrebbero mancare collegamenti
con le testate giornalistiche e televisive nazionali per eventuali servizi
specifici sapendo evidenziare gli aspetti più interessanti e accattivanti dal
punto di vista mediatico e promozionale (caratteristiche culturali e
spettacolari, aspetti salutistici e formativi, la difesa personale).
Il Presidente FIWUK
Ettore
Barbagallo
Dicembre 2008
NUOVI INCARICHI
Il 30 settembre
si è rinnovato il Consiglio Federale della FIWUK per il prossimo
quadriennio ( 2009-2012 ).
Il
nuovo Consiglio si è immediatamente attivato per realizzare quei progetti
annunciati in sede programmatica dal nuovo Presidente, Ettore Barbagallo.
In
particolare l’attenzione e l’impegno si sono concentrati sul rinnovo e
potenziamento del settore “ TRADIZIONALE”, settore purtroppo trascurato ( direi
quasi ignorato, soprattutto per quanto riguarda gli stili interni ) nelle
precedenti gestioni, e che dovrebbe invece diventare il settore trainante
dell’attività federale nel prossimo futuro.
Attenzione
verrà dedicata pure ad altri aspetti caratteristici delle nostre discipline: i
valori culturali e morali, l’aspetto salute ( Medicina Tradizionale Cinese e
Qigong ), ed altro ancora.
Si
curerà anche la promozione delle nostre discipline, allargandone il bacino
d’utenza ( scuole, anziani, handicap, ecc. ) e mediante quei media che ne
possano garantire una maggior visibilità ( internet, giornali, TV, ecc. ).
Il 30 novembre nel forum di Pordenone si è dato
l’avvio a questo processo di rinnovamento, con la creazione delle nuove
Commissioni e con la comunicazione dell’ apertura del nuovo sito della
Federazione.
A
questo proposito, riassumiamo i punti più interessanti e che riguardano anche
noi ( io e Livia ):
1) Il nuovo Sito della FIWUK: www.fiwuk.org
2) Il
nuovo Delegato Regionale del Piemonte e Valle d’Aosta: Livia Dutto
3) Rinnovo
dell’incarico di Delegato Provinciale a Enrico Colmi
4) Nella
Commissione Nazionale Ricerca e Sviluppo: Enrico Colmi
Onorati
dei prestigiosi incarichi assegnatici, ci assumiamo l’impegno a lavorare per il
prossimo quadriennio al fine di portare avanti quegli obbiettivi di sviluppo e promozione
delle nostre discipline, in particolare nei settori Tradizionale, Medicina
Tradizionale Cinese e Qigong.
Enrico Colmi Livia Dutto
Dicembre 2009
BILANCIO 2009 – PROGRAMMA 2010
Spettabili Dirigenti Federali e
Sociali, Insegnanti Tecnici, Ufficiali di Gara e Tesserati tutti, un anno della
nuova gestione federale è passato e con l’avvicinarsi della fine dell’anno è
arrivato il momento di darvi qualche informazione sul lavoro svolto. Si è fatto
tanto ma ancora molto dovrà essere fatto per raggiungere quegli obbiettivi che
il nuovo quadro dirigenziale si è posto. Non scriverò una lettera su quanto si
poteva fare o su quanto non si è fatto ma mi soffermerò su quello che
effettivamente e concretamente è stato fatto.
AFFILIAZIONE E
TESSERAMENTO 2009
Il tesseramento 2009 ha introdotto il
numero minimo di atleti (pari a 4) valido per il riconoscimento della società
sportiva ai fini dell’affiliazione alla federazione. Tale sistema ha permesso
sia di sanare quelle irregolarità presenti negli anni passati (società con
numero di atleti minore a quelli previsti dalle norme di tesseramento) e sia di
premiare quelle piccole realtà sparse per tutto il territorio nazionale che in
passato non avevano i requisiti per il riconoscimento ai fini dell’affiliazione
alla federazione.
Inoltre, per la prima volta, la
federazione ha destinato dei fondi per le società sportive che vanno a premiare
quelle società che per numero di tesserati, per attività sportive e formative
svolte e risultati ottenuti si sono distinte nell’anno 2009.
DELEGAZIONI
PERIFERICHE
Il coinvolgimento delle delegazioni
periferiche nelle attività istituzionali della federazione è il mezzo
imprescindibile per poter pianificare lo sviluppo del wushu kung fu su tutto il
territorio nazionale. A tale scopo, la federazione ha voluto premiare tutte le
delegazioni periferiche regionali approvando un piano di riparto di fondi che
oltre a prendere in considerazione il numero di società di competenza (come in
passato), ha aggiunto dei coefficienti, relativi alle attività sportive e
formative svolte, che portano una maggiorazione dei contributi. Tali fondi, se
sommati all’assenza delle percentuali sugli esami regionali che in passato la
federazione richiedeva aumenteranno le somme a disposizione rispetto a quelle che
avrebbero avuto nelle stesse condizioni negli anni passati.
ATTIVITA’
FORMATIVA
In quest’ultimo decennio, l’assenza di
cooperazione fra la federazione e gli ambienti del CONI ha procurato ai nostri tecnici
sportivi un notevole deficit sia sull’applicazione dei regolamenti CONI sia
sulle più moderne metodologie di allenamento e di insegnamento. Il Piano di
formazione elaborato dalla Federazione, con la partecipazione della Scuola
dello Sport – CONI Servizi, intende essere la risposta efficace alla sfida del
cambiamento in atto nel mondo della formazione dei tecnici sportivi, con
l’obiettivo di offrire ai nostri tecnici sportivi le soluzioni idonee a
potenziare le loro competenze ed a sopperire alle carenze menzionate in
precedenza. Il primo atto di questo nuovo approccio è stato la presentazione,
in febbraio, del mondo CONI ai nostri tesserati. Evento che, peraltro, ha
portato l’incontro dei nostri tesserati presenti col Presidente del CONI, dott.
Giovanni Petrucci, e col membro della giunta CONI, dott. Michele Barbone.
L’accordo di formazione fra la
federazione e la Scuola dello Sport ha preso corpo attraverso il primo corso di
formazione di fine novembre. L’alto numero di richieste di partecipazione e la
soddisfazione dei partecipanti al corso sono il sintomo che la nuova strada
intrapresa dalla federazione esprime al meglio le esigenze dei nostri tecnici
sportivi.
ATTIVITA’ DI
AGGIORNAMENTO E PERFEZIONAMENTO TECNICO ED ARBITRALE
Le attività nel settore
dell’aggiornamento e perfezionamento dei tecnici sportivi e degli ufficiali di
gara hanno avuto l’obbiettivo di mantenere il passo con gli sviluppi tecnici e
regolamentari che il mondo del wushu kung fu sta vivendo in questi ultimi anni.
Pertanto, la pianificazione e la regolamentazione dei programmi tecnici e
l’uniformità dei giudizi arbitrali sono gli obbiettivi primari della
federazione per ottenere un linguaggio comune fra i tecnici sportivi e gli
ufficiali di gara. In quest’ultimo anno, inoltre, la federazione, ha sostenuto
il miglioramento professionale dei tecnici sportivi e degli ufficiali di gara
d’elite e promettenti ed ha assicurato ai neoiscritti agli albi federali gli
adeguati strumenti di formazione e di aggiornamento tecnico.
ATTIVITA’ DI RICERCA
La federazione ritiene di fondamentale
importanza l’attività di ricerca scientifica nei settori di interesse federale
e la cooperazione con organizzazioni ed istituzioni medico – scientifiche che
possano avvalorare i benefici e le qualità delle nostre attività sportive. Un
primo progetto in tal senso è stato portato avanti nel 2009 con la
collaborazione di medici sportivi appartenenti alla Federazione Medici Sportivi
Italiani.
ATTIVITA’
AGONISTICA
Il 2009 è stato caratterizzato da
radicali interventi sull’organizzazione delle varie competizioni nazionali. In
particolare, l’inserimento del numero massimo di partecipanti per società ad
ogni campionato ha avuto l’obbiettivo di sostituire il concetto di quantità col
concetto di qualità nella premiazione delle società sportive, dando così pari
opportunità a tutte le società sportive partecipanti. Inoltre, tale numero
massimo di partecipanti ha reso possibile il controllo della tempistica nei
vari campionati organizzati.
RAPPORTI COL CONI
Rispetto a quanto successo in passato,
la federazione sta portando avanti un progetto di innovazione in sintonia con
le prerogative del CONI centrale e dei comitati periferici del CONI.
Il numero dei nostri delegati
periferici eletti nei consigli e nelle giunte dei vari comitati regionali e
provinciali del CONI è il sintomo di come la federazione stessa sia ben
accettata nel tessuto dirigenziale del CONI stesso.
SQUADRA NAZIONALE
L’esperienza dei Campionati Europei del
2008 ha reso necessario un profondo processo di cambiamento e rinnovamento
della squadra nazionale sia in termini qualitativi che in termini
comportamentali. La federazione ha ritenuto che la figura del Commissario
Tecnico Nazionale debba rispondere a requisiti di alta professionalità
parallelamente alla responsabilità tecnica e comportamentale degli atleti
durante raduni e competizioni. Questo per tagliare definitivamente con le
esperienze del recente passato in cui vigeva una totale anarchia ed il
Commissario Tecnico Nazionale, piuttosto che seguire gli atleti, lasciava
spesso i ragazzi all’improvvisazione e all’abbandono. Oggi la federazione
richiede, in maniera rigorosa, un comportamento di tecnici ed atleti in linea
con le norme federali ed il codice etico.
Si è ritenuto opportuno, al fine di
migliorare la qualità del lavoro di tecnici della squadra nazionale, inserire
la figura del Preparatore atletico che curerà lo sviluppo ed il miglioramento
delle potenzialità degli atleti. La federazione sta investendo fondi, nel 2009
oltre 35.000 euro, e risorse umane per il miglioramento tecnico dei nostri
atleti e tecnici.
Dalla realizzazione del primo corso di
specializzazione tecnica patrocinato dalla IWUF in vista dei mondiali di
Toronto, si è ottenuto un evidente innalzamento tecnico qualitativo che ha
portato al risultato storico di 3 medaglie mondiali (1 oro, 1 argento ed 1
bronzo).
OBIETTIVI FUTURI
Il nuovo quadro dirigenziale della
federazione, fin dall’inizio del proprio mandato, ha dato vita ad un processo
di riorganizzazione generale della stessa federazione con l’obiettivo di creare
una vera federazione sportiva pronta ad affrontare le esigenze future in
direzione del processo di riconoscimento a Federazione Sportiva Nazionale. A
tale scopo, ha iniziato un percorso che tocca tutti i diversi settori delle componenti
federali: attività agonistica, formativa e di ricerca.
Inoltre, la federazione ha adottato un
nuovo modo di rapportarsi con le istituzioni ed organizzazioni sia nazionali
che internazionali.
Oggi, grazie a questo orientamento politico,
si sta procedendo alla formazione del personale altamente specializzato che
dovrà avere delle specifiche caratteristiche:
il Tecnico
Sportivo FIWuK di domani:
a) sarà preparatore nella specifica
disciplina riconosciuto dagli organismi Internazionali
EWUF ed IWUF;
b) avrà un’adeguata formazione per la
preparazione atletica e di educatore sociale;
c) conoscerà il mondo CONI e le sue
regole (antidoping, ecc.);
d) conoscerà gli aspetti gestionali ed
amministrativi delle società sportive
L’Ufficiale di
Gara FIWuK di domani:
a) sarà esperto in un settore sportivo
federale (sanshou, taolu, ecc.);
b) conoscerà gli altri settori sportivi
federali;
c) sarà capace di formare i nuovi
ufficiali di gara;
d) sarà introdotto nelle equipe
arbitrali internazionali se competente nel proprio settore.
I dirigenti
centrali e periferici di domani:
a) saranno capaci di organizzare e
gestire un evento sportivo;
b) saranno competenti nella gestione
delle delegazioni periferiche;
c) saranno capaci di collaborare
attivamente con i comitati periferici del CONI;
d) saranno capaci di dare assistenza e
risposte alle società sportive di loro competenza.
I Campionati Italiani assoluti saranno
sempre più contratti in termini di tempo e mireranno a far emergere e premiare
la qualità degli atleti e delle competizioni stesse.
Le attività agonistiche promozionali,
invece, abbracceranno tutte quelle categorie e fasce di età non comprese
all’interno dei campionati italiani assoluti. Queste gare, inoltre, saranno
l’espressione del vivaio presente in Italia.
Concludo, chiedendo venia se in questo
breve e sintetico riepilogo delle cose fatte in 12 mesi ho dimenticato
qualcosa. Spero di aver dato utili informazioni su quello che è stato il lavoro
della nuova federazione e su quello che sarà il nostro impegno futuro. Mi
auguro che questo nuovo approccio possa far crescere il mondo del Wushu Kung fu
e rendere la vita federale piena di attività diversificate ma convergenti verso
la formazione di una federazione che si distingua per la sua serietà
professionale .
Auguro a tutti delle festività serene
ed un 2010 pieno di successi.
Riccardo
Sangrigoli
Vice Presidente Vicario FIWuK
Vice Chairman
of IWUF Traditional Wushu Committee